www.e-rara.ch Trattato di Camillo Agrippa ... di trasportar la guglia in su la piazza di San Pietro Agrippa, CamilloZanetti. In Roma, 1583 ETH-Bibliothek Zürich Shelf Mark: Rar 2586 Persistent Link: http://dx.doi.org/10.3931/e-rara-16286 www.e-rara.ch Die Plattform e-rara.ch macht die in Schweizer Bibliotheken vorhandenen Drucke online verfügbar. Das Spektrum reicht von Büchern über Karten bis zu illustrierten Materialien – von den Anfängen des Buchdrucks bis ins 20. Jahrhundert. e-rara.ch provides online access to rare books available in Swiss libraries. The holdings extend from books and maps to illustrated material – from the beginnings of printing to the 20th century. e-rara.ch met en ligne des reproductions numériques d’imprimés conservés dans les bibliothèques de Suisse. L’éventail va des livres aux documents iconographiques en passant par les cartes – des débuts de l’imprimerie jusqu’au 20e siècle. e-rara.ch mette a disposizione in rete le edizioni antiche conservate nelle biblioteche svizzere. La collezione comprende libri, carte geografiche e materiale illustrato che risalgono agli inizi della tipografia fino ad arrivare al XX secolo. Nutzungsbedingungen Dieses Digitalisat kann kostenfrei heruntergeladen werden. Die Lizenzierungsart und die Nutzungsbedingungen sind individuell zu jedem Dokument in den Titelinformationen angegeben. Für weitere Informationen siehe auch [Link] Terms of Use This digital copy can be downloaded free of charge. The type of licensing and the terms of use are indicated in the title information for each document individually. For further information please refer to the terms of use on [Link] Conditions d'utilisation Ce document numérique peut être téléchargé gratuitement. Son statut juridique et ses conditions d'utilisation sont précisés dans sa notice détaillée. Pour de plus amples informations, voir [Link] Condizioni di utilizzo Questo documento può essere scaricato gratuitamente. Il tipo di licenza e le condizioni di utilizzo sono indicate nella notizia bibliografica del singolo documento. Per ulteriori informazioni vedi anche [Link] Visual . .. l mn~c.A ruccARD;-l IN MODENA I jl s x,n, ,; N. ,,>. / ...___________ . llJ a: ::r .... r \ - (!l {Ao ,( , :;._ CJ~ TRAT·T A TO DI CAMILLO AGRIPPA . MI L A -N E S E DI TRASPOI\T AR LA G VGL I A ·1 N S V L A ·p I A Z Z A Dl SAN PIE.TR.O. #!"· •· CON L 1 CEN T 1 A J)·E• S Y PER 1OR I. ~ . . - IN ROMA, Per FrancefcoZ anetti. M D L X X X 11I· 3 ALL' ILLVSTRISSIMO ET ECCELLENTISSIMO SIGNORE IL SIGNOR GIACOMO BONCOJvlP.AGNO qenerale di S. Cbiefa, 'Duca di Sora, f5 Marchejè di Vtgnola. Llull:rilsimo & Eccdlcntifsimo Signore, effendofi 1~ofirata la Sancita di N. S. deliderofa di trasferire il gran faffo della guglia nella piazza di S.Pietro;pa · · rea di 1ouer impedire quello effetto deo-nifsimo di dlere tra le memorabili ar • ,b tioni di edo N . S. Sanu!simo annoueraro, il non potcrfi perauenrnra trouar modo Dcuro di tr=ifponare la detta guglia.Perche trouandomi io im piegato a 1nuentioni non meno voli al ben publico, che honoreuoli,mi difpofi di cercare a mio potere vn modo tale,c~e :il giudir10 di V. E.lllu{ hifsima. {odisfacefle; CI~e che ft){Ie il piu fìcuro, & conueniente al detto fine , quale per la diuina grana ricroua.t0,ho voluto con debite mifure,machine,& iilromenti anzi glio echi di S.Santit a, & A di 1. + di V. E. Illufhifsima rapprefentare. Onde per ef_ fer gia {parta la fama,ch'ella lauda l'opera, & giudica, che lìdebbia porre in diecutione, hauendo io inre{o che molti belli ingegni defìderano di fa_ pere, quale ella lìfolfe; mi e par[<_) di metterla in luce ornata del chiarifsimo nome di V.E.IJ1uJ1rif Gma,a cui la dedico di core: confidandomi, ch·l fo o nome fcricto in queJ1e tar~e per l'infinita gen . tilezza foa non gli habbia a eflcr men graco,che fe nel famofo faffo della guglia pereterna memoria foffe fcolpito. Di V. E. lllu!lcifsim:t Humi!Jiffimo Seruirore C:amillo Agripp:a. .. . .-. . i \ f MODO DI TRASPORTAR LA GVGLIA IN SV LA PIAZZA D I S. P I E T R. O . ~ ~ ·: LLA rvenuta mia in Roma,che il fa afl(20. d'Otto6re nel1535. ioflntiua r aggionare diportar la guglia Jicuramente infu I~ pia'{,~ di S.Pietr~, et erano ali'horainpredicàmento percot~ di quefla irnprejà rvlntonio SangaUo degnifimo huomo,etilgran ~ichel Angelo'13onarota,I & infiniti altri:fiéhe s'in horafan ftatifatti affei ' modelli da diuerft, e_cr' pocofa, mifa parlato da due va!ent'huomini,ch'io cipenfafsi,chejipenfaua in me, àqualiio difli, eh'io ci haueuagiapenjàto piudi trenta anni;et eh'era in ordineper tale imprefa;poi diedifapplica., poiflci il modeUo, diI poi diedi.iinuouofapplica, f5 ottenuto il parlamento, decbiarai vn modofactle, colquale s'ha uea da procedere per portar detta guglia, tome quifotto intenderete àparteàparte. l r Li \ 6 'Difcorfofopra . J:a guglia èdipalmi rvndici 1nilaet ottocento 1nc1rctt. Et èin pianta palmi dodici,& oncieJètte. Et inpùn~a èpalmi otto,f5 OtJciefètte. Etèalta canne dieci,& palmi otto. Et può pejàr libre centoperpa/mo, chefarJ tutta la guglia rvn mii/ione cento ottanta mil~ li6re. . H auendofi a tirare detta guglia tir4rafsiin piediperpiuJicurez.,z.,a,€5' mancofpefa. . Voueprima/hadagiudicarel'obliquità della flrada dal punto,doue s'ha da partire,al pun-. to,doueha d'andare., acciò che la ma china che la portarà non t-r:oui maine colmo,ne vacuo. EtJi t farà il.fondamentofoo,ouero platea nel luogo, do ue ha da e/ferpofla,(5firmata la guglia. Et che f!Ons'babbiad'alz.,arconcorde ,perche le corde hauendoda ffar in opera rvn tempo,inan Z} che leijiapoflaf5fermat a nel luogofoo,fl rveni/ fe"Vnapioggiaa venti, bagnar ebbe vna parte di effe corde, f5' l'altrapon,jiche quellefèortando( i,riceuerebbono tutto ilpejò,etcorrerebbonofar tuna dijpeZJ.'Garjiad"Vna advna, e5 perdere/11 guglia,oltra eh'lJito non a_fpetta commodo di t an tiargani jènZJa 6J!tfargiu,etfargra_n.piaZ,;z.,a, non La_Guglia. 7 ·nongia che non mi flruifii delle corde~per "!~ria in compagnia deUe catene ,manonperportarla ~ttaècata nell'aria. 'l'erche intendo che la gugliahabbiadaejfere tirata fòjpefa da terra, ji che delle rventiparti , odeUe rventiquattro nepoji vna:perche6afla fo!amente, chefent a rvnaparticeUa dipofamèto,perleuargli ildondolo,laquale rventiquatrejima farà come runa cj,elle colonne degli altari grandi diS. Pietro, che tanteneentrano neUa guglia incirca. Bora i/modo, ch'iointendo,lo dirò a parte,~ parte. Etprima Jpianarafsi la flrada a proportione della linea decadente, f5faranji fatto le trauate in croce,come apparenel diflgno,Jòpra !equa/iha da caminare a quella alte~~,che pojfa paffer il ca(lellofln~a toccare ignoccoli di metallo. Secondo imbragar afsi laguglia faccintame n teftn'{j metterle altra materia d'importan~ prima c~ejèle metta il caftello. La imbragaturafarà di catene di farro in quefto modo me./fe,chefaranno fatto traui di licinogro. fsi,quanto èil rvacuod' i torrioni di metallo, lt quali jian o colrni,acciò che nontochin~ la guglia, negli angoli,nernon sfrangere dettiangoli, . 'I Li 8 Difcorfofopra 'Liferriin ifèamhiodicatenefaranno lunghi canne quattro,& faranno numero trentadue, li qualitutti.afferrarannoda 6ajfo, comefivederà nel ,nodello poflo indifagno, f5in puntarvi farà ~ntelaro,cheliriceuerààmifura,fg'literràfèr.. mial lu1Jgofao,(5 in ponta del/ifirri'Vifaranno 11,ttacèate,catene, ouero quattro ferrate fatte con gli occhi à mi.fùra,per leuarla guglia àpoco àpo co,fècondochefarJ di 6ifògno,f5 quejiect1rtene,o firrate faranno alte, quanto farà ilcaftello, tS rvnpocopiu,e5tutt'e attaccate in rvnaltro te/aro d'alto, chele tenga diftanti àproportione, come (lncora meglioJJ1)edràneJmodello. J Vipiuijèrri>che vanno in piede,ha6.6ino i6uchi partiti giufti, (5' tutti à runa mi(ura,e5 da metterjiliferri àpeZ;ZE_,à pez/(E,,ad1Jno,ad'Vno, perpoterfirmar le leue à 1Jjòdibilancie,facondo JialZ;aranno eftijèrri ad1Jno, adrvno, & leleue faranno aperte nelmeK..iZ!!, inpunta, quanto ùn port4: t'alz.,ar(5a66ajfar delfèrro, & faranno ancora afferra_tepermaggiorfirmez.,z.,a. La piata della flradaprimafaràpofla fatto illettoJòpradetto à mijùra,jòpra qual letto 'Vi/i metteranno otto curli,dipafmi trei''Vnoperdiametro, e5lunghi trentadtJepa.lmi. SoprA La Guglia·.~ -9 Sopra quefti curli ciandaranno àdeffra & finiftra dodeci corde.di quercia ,Jèi perhanda, lunghe canefètte,e mez..,Zf!,grof!è vnpalmo,etvn quarto incirca, alte vnpalmo f5mez..,z.,o,tutte à m..ifura benlauorate,e:5 hen compofte. crra l'rvna,es l'altra 6ada nel meZ,yo mettera. fsiilriempimento d'inanz..,i, f5didietro aUa guglia,quantoJòno lunghe le bande,f5 queffo fa ràil lettoprimoJòpra i curli!I f5 quejlo letto /iti rvnpoco tondofotto d'inanZJi,perpoter inuef!ir li curli,f5 vfcir jènZ!Jftrepito. ~efloletto èlargo canne tre. H ora perfirmarlott1tto, f5principiar ilca.fteUo,qual'èjòpra licurli,fimetterannoquattro traui pertr-:1uerjò, f5quattroperlungo attaccati, f5tncaflr.ati in rvn te/aro, chefirmi c_onJè tutto itletto>ch'èfotto. l legnifaranno grofsì palmidue,et alti palmi due erneZ;z..,o,e5 dibuona materia, e:ffani. Liprimi due, che van.nopiu apprejfo alla gug! ia,faranno lontani da queUa duepalmi,& tre quarti, d'inan1J, f5di dietro. L'altro legno didietro farà palmi dodecilontanodall'altro, per i/poco/patio, che e' è, pernon huttar giui!tempio. . ··. ·L'tr!tro d' inanz.,ifarà palmi quindeci, {on- B .tano 10 Difcorfo fopra tano dalcompagno,cioèli vani. . . Liquattro,che rvannoper lungo,due àdellrd, (5 due àJiniftra; li primi à canto alla guglia:. faranno vnpalrno f5tre quarti fontano da effe; perfarpiu raccolto ilcaflello,et hauer da rouinar manco perla ffrada,doue ha d'andar laguglia, ettaltriduelontaniintuttocanne tre,che tanto çil letto.Et quefto tutto Ji metterà injieme àguifa d' vn te/aro attaceato,et firmato codi!igenz..,a~ et Jia pari mejfo inprincipio,inpianopertrauerfa,et obliquoperlugo,jècodo !adeclinatioedellajfrada Vi piu il primo piano deUi dodeci legni hahhia la teff a grojjà per il'Viaggio, doue ha d'andare, f:/ L'altra tefiapiu fotti!e,Jia di Jòpra in piano, f5 di fotto à mifùra,fecondo l'obliquita dellaftrada, perdouehad'andare, perfar venir dritto à piombo il cajleUo, f5per portarpiu Jicuramente la guglia nelfaoequi!ibrio; f5coji I àproportioneJia ilripieno d' inanZj_, e5didietro, esin me~o , acciò che po/fa pofar piu 'Vniuer• fa/mente perlajiracla,di modo che non sfondi, ' perche quanto piu ilpefo è vniuerfale, tantopiu laguglia èJìcura,f5 nonpuò correrefortuna. Perjèguirel'alte'(z.ia delcafteUq ,Jifaranno. in quefto telarQ quaranta pertuji, per metter I dentro • 7 ·La•Gùglià.. ~ ·. 11 ~ dentro quaranta legni, o corded'ijèhio, o di ca-· ftagno, lunghe otto canne, groffe 'Vn palmo f.§' 'lJn quart_o, larghe 'Vn palmo f5me~Zf!,, li quali diminutranno in punta 'Vnpalmo e5 cvn ter~o, e5rvn palmo & 'Vn ottauo,per dar gratia aUa machina. 'Diqualilegni,dodeci andaranno aUa 6anda dritta, es'dodeci allaJinijlra, & otto d'inan~i, e5otto di dietro, li qualifaranno piantati fa l~ quadratura di dentro f5di faori,e5 faranno la cogiuntione in puta,à due,à due,à guifa di piramide inrvna quadratura di legni grofli palmi due,larghidue f5me'{&o,f5piu,e5 il vano deUa quadraturafarà palmi quattordeci,peril qual 'lJano ha dafalirlagugliapoco é5' ajfai, fecondo l'occafione. . ~eftaquadratura hauer àdiecipertufi, cin queaUadeflra, & cinque allaJiniflra, come da. ba/fo;percheogn'rvno di quejlipertujiconfina co1i' due legni à piramide, f5 di dietro quattro, f5 d'inan'Zlquattro,chefannopuri!medefimo, con quattro di piufa gliango!i fuori per riquadrar il caff eUo ;-fiche 'Viene fatto 'Vn caff eUo àpiramide jòrte e5 atto à regger/a, f5 portarlfl, fìcura; intendendo però, che Jia pen lauorato >;; .. . . .. B .2 hen 11,·· Difcorfo' fopra hen compoflo, f.5' afferrato neiluoghinece/farij•· es ilmodello non h)ine ifirramenti, neitrauerfamenti dilegnameperfartijìcarlo,acciò cheJèm piice moflrilafaajòftantia, che tanto piu riufli ràpoi lafa6rica piuJfcura ali' imprefa. Ecc:oui il caftello ordinato con tutte le circun Hantie, che ciconuengono,adejfoconuiene alt..;ar /aguglia. , Per alz.:,ar lagugliaJimetteranno trentadue leue,oalle catene,o aUe.ferrate,o àiflrri,che Jtan noin piedi, nei quali Jòno i 6uchi, quali leuefàrannopur corde etifchiagrojfe rvnpalmo nellatefla groffa,& alte "vnpalmot5 vn quarto, etlunghe eanne fii, f5 palmiJèi, dico d'ogni mifùfara in circa, f5chejidiminuifèano ancora loro inpuntape~ poterjipiufacilmente maneggiar à rvjò di leua> che ogni!eua in tejla habbia vn vnci no à treottaueincirca,chejàrannocarrettatedodici, f5 vn quarto incirca,per ciafluna leua,Jiche fapiamo la prf>fortione delpefa, perpoterfar la proua d''Vna leua; f5 occorrendo diffic-ultàalcuna alle leue, perla graue'{ZJadelpejò ,Jè!idarà la proportione conpiu corte!eue,etal~ado manco pervolta,f5conquejlogiuditiofifarannofargli aneJli delle cateneàproportione, ouero li pertufi n~ ifirri, oltre cheJipo/fono metter altre leue piu btf,jfe delleprimeJìche non mancarà il commodo da poter alz.,arla àpiacer noflro,poco, Òajfaiper volta, infinoaUecannequattro, f5 palmi due, che tanto •vuol' ejfer alt a jòpr a il po/amento fao portato in piaz.,~a, che tanto èincirca, oltreche ilcajleUo hàilcommodo d'al~rla sì con le corde, come con le leue,f.5' con l''Vno, f5 con l'altro injieme.' Dato che lagugliajia a!ta,à'Volermò che ne poji 'Vn rventiquattrejimo fa la piatea,Jifarà 'Vn mattaraz~ di lana,o altra materia honejlamentealto, qualejimetterà fatto con li traui, che /a reggeranno,et poijilajèìarà calar laguglia à propor ~4 Difcòrfofopra proportioned'run ruentiquattrefimo,piu (5'mancoJecondo chcl'huomo ruorra. · Lajiportaattaccata inpuntadelcafleUo,perche ilgraue tirand(J alcentrofa che la machinfJI. nonpuò darla volta/è'7ene cala.Ifeda runa /Jada runa quantità; perche à ruoler voltaria fopra la parted'unangolo,ci6ifògnarebbealtratatafor~ a,quanto èilpefò della machina,etdeUaguglia infieme,che coftruuol la raggioedeltequilibrio,nel la qualemachina entraranno dodici milajèicéto palmi quadrati di materia,incirca, qualpuòpefàr libre ·quaranta il palmo, chefarebhe cinquecento et quattro miUa li6re,Jèn'inanz_;i , per conto del prerr1ito della leu,a ,jiche non Flarà àpiombo, ci èrimedio;perehejipuò metter evn ripieno , che non pojfa_fcorrere: 1nà queHoJidiceprincipato/ ente, per ,noftrar l'intelligentiadituttala machina, da poter rùnediarci, faccenda daU~ parte d'inan'lJ.. li farri piu gagliardi f5 rinfòr,.. Z,;ati, t5 queffa èla conjideratione, che hijògna hauere, per pr0ueder à tuttii·mancamenti, co; ne conuiene àtutti gli huomini, ·che pretendo no , L ;a "Guglia . _·· -21 no tal' imprefa . poue jè la fajfe pofata nella faa propria bafe,per hauer eJlà guglia Jòlo vna canntt: f5 mez.,z.,adi bafl incirca, la s.fonda_rebhe., f5 pefarebbe tanto in vnluogo, che ognipoco di mancamento da vna _6anda, che troua.ffl jòtto, darebbe la volta ella e_Gf la .machina. Ma ejfendoattaccatain pitnta, _fa proportion_e tal~,che a!Z3nd o la bafèfli palmi da vna banda, eh'è il quinto della farghe~Z,Ja d'ejfa bafl, qualètrentci pabni,non per quefto cade la guglia, c,;fa in vero mof!ruofa ; fiche à queflo modo non fiamo obligati tÌ ricercar la flrada fotto, et àfarla tanto fòrte, quanto bijògnarebbe,rvolendoportarla pojàta,come han trattato tanti va!ent'hu_o mini; attejò ch_e à qu,eflo modo potrebbe pajfar per prati ,foto con la tr auat a fatto, perche per il gran /patio, chepiglia,ilterrenofolo laJò.flentarebbe, oltreche quejla ma china fa tutti gli ru.ffic&·, cioè d'alz.iarla,portar!a,al?:Jarlapiu, etfinalme(J te metterlafu ilfao pofamento. La quarta ècke la gugliaJiporti nuda Jèn~a elfer nefafliata, ne armata,dode uicnepiujicura)comejipuòuedere. . Jlpa!moriqua-dratoè minuti _210000 Il modeUo cioè la guglia di piomho è minuti 13.z2Jo. (5pefa li6re . 27.(} . llpal -11 Difcorfofopra Ilpalmo èq/Jartiriquadrati o+ Vn quarto riquadrato èminuti Jf7 f Lagugliadipiomboèquarti J7 ì liquartopejàli6re 7 ¾ llquartodellapietrape_[ali!Jre 1 : Verrebbe àproportionc dipefo + cioè ilmodeUo ;jìchela dimoflratione èjicura À far l'operabuona e_"i'facile,o!tre che ilmodellopor tareb6edue altreguglie dipiom6(). . . Ilpalmo dipiomho riquadratopefalibre 4-So Lapietrajimetteilpa!molihre yo S'intenderàfempre incin:a in tuttilijòpra detti numeri,(5peji,percbepoco importano lemi nutiein fatti cosìgrandi, come èquefta imprefa. E/fendo opinione d'alcuni, che nonJideb6a muouer la guglia, i quali danno ad intender al Precipe,chela ftiahene àcantoaltempiodi San Pietro.Vato chejiacosì/idice,che nonperquejlo e!/.a Ha 6enein quel1nodo, che lafla ; percbe fta fotto terra canne quattro,palmi due incirca, e5 'Volendo metterjòpra un pofamento fimi/e et alto a!paride!torneodeltempio, eh'èjedicipalmi in_ citca, chefaranno in tutto palmi cinquantadue incirca ;ftdice che modoJiterrà ad a!Zgr detta guglia colefaeparti,chefano fotto,fodar jotto)et met .. I LaGuglia. 2J metterleilfuo pofamento alto al pari del torneo, e5 non fcanz..,arla di li, perchefare66ono troppo grandi i meZJ~i,checiintrauerreh6ono,f5 digra Jpefa,oltre ilpericolodi romperla. liche poterfa· re, nonfaràpoco,fiche ancora cheJiadimpijfe i/ parer di coloro,cioèche non s'kauelfe da p~rtarfa lapiaz:.,z:.,a, non mancaràpero dijficu!tà nell'a.fflttarla, comejideue ,pur in quel !uogo.Sopra.di che voglio hora dire il parermio, acciòche occorrendo ehe s'hauejfe da fare quefia imprefa, f5 eh'Imiopenjieropot1Jèflruir almondo, ejfo , come donodato da Jddio, amoreuolmenteJìpuhlichi. Etprima iofarei vna quadratura di canne fli,e~ andarci à trouare il .fondamento antico deUapropriaguglia, f5' inanz.,t eh'io rnettefli al-· cuna platea, ricercarci i confin(d'i peZ~i di dettaguglia, e5viftoi! tutto, comenciareiàfarla platea atorno, atorno neUa quadraturafaa con teuertino,oueramentepeperigno hen comme/fo,et afferrato, oueramentevn rnafsicciodifelici,dan dole tanto tempo inanz:.,i, chepoj/a far la prefa; la qualplateajèruiràsìper ilcajleUodilegname, comeperlaguglia,acciò che ilcafleUo regga tutto ilpefò,ckefidirà;_e5poifeguitandoper difaori, &. J i I · _ _ ~damento. · · - 2.4 Difcorfòfopra 'f.5 alz.iàndo, f5'7lenendodtmano inmàno den• tro infino àfai palmi intorno apprejfo laguglia, ti ·rareifa que(iima.fsicci,riflringédomi didétro ap prejfo laguglia tre palmiperla fpiràtione, dapo ter attaccar àvjò di po'{~, f5farei neUaplatea d'abbaJ/ò vnajlrada, dapoter entrar f5vjèir largapalmicinque, f5alta otto, accomodata da poterne riempireparte,ejjendo alz.:,ata la guglia, f5per difapra ilreflo,per afiicurarla detfuo fon Horailmedejimocaflello,delqualejiè tratta ·to,Jifarebbejòprala quadratura delleJèi canne con queUe medejimemattrie,cioèla trauata faa, mà partito fecondo la proportione di quello luogo ·in qu-efto modo:Sifarebbevnatrauata, come/a prima, lafciando ilfpiraglio quanto èitroano laJciato intornolaguglia, ch'èpalmitre, (5due di piu,perpigliarpil,e iljòdo, f_5'riempirqr,el,chcri ·manein teHad'inanZ;i e5didietro pur delme ·dejimo,come nell'altro cajteUo. Simetterebhonopoiper trauerjòparimente due legnicome prima d'inanz.ii, f5dietro, f5due à deffra, (5' due àJinijlra, cbefacef/ero vn telaro, come il primo ; màqueflo verre66e quadro , f5 ,quello ruien lungo, f5' che 1iquattrodi faori ator no ~ La Guglia. 2f· no in tutto fof/ero cinque canne f5 me'Z.,'{q, acciò cheauanz.,inofaoriintorno due palmi e5 me'{z.,o diplatea per aflicurarnento. -Fatto quello te/aro, &fortificato con queftile gni, qualiJiano duepalmi (5 me~z.,ogrofli, es' tre alti,& di huona materia,(5ben compoffi,per flflicurarJigranpejò: Sicompartirannoi pertuft intorno per iquaranta /egni,che '7.Janno inpiedi, comenel'altro cafteUo, et dijòpra la quadratura, come l'altro; ma eh'i quattro legni diJòpraJiano d(due palmi f5mez.,u gro.fsi,f5 tre alti, perhauer d' al~ar tutti tre lifafsi con quellafarz.,a. Et ~h'I caffeUoJia altodi vndici canne,perpoterfaluarla guglia,€5 itronconi,é§ ilpofamento, ch'in tuttofaranno infino quindeci canne f5 noue palmi incircal'altez.,ZJa di tutti, cioèJèdici palmiil pofamentoJatto come iltorneo di San Pietro, cioè ilftegiòda 6ajfo,id~e pe~idella gugliafattoJòno trentaeinquepalmi Jènz_;a !tgradi, laguglia diecicanne,f._~ ottopalmi, chefanno in tutto canf!- C quindeci palminoue incircajènZJa i gnocco/i di metallo,& fapaUa colfao creflimento f5 ador namento, eh'èpalmidiefijètteincirca,chefaran 110 in tutto cannediecijètte f5pJllmifatte. Ecc~ Iaguglia irnbrag ata,comeprjma:;ma ~on_ ::.. · D le Ct• zl Difco~fo fopra le catene piulunghe quantoimport;:ita/tez.,~a di, piudelcaf_teUo con tutte le conditimijòpradette.; EccouiilcafteUòfinito,che lalZi.,laguglia:Be.., e.o alta. la guglia cinque canne é!)..:i me'Z,Z,a,attaccata_ f5afsicurata conlefùeleue. Refta alzarli. tronconi,i qualil alz.ittranno con altreleuepolle ·nel mede.fimo caflello altalte'{,~dt canne cinque f5 rnez.: che noi ne potremo dar buon conto à chi c·e nedimadarà. A Dio, lafciaceui vedere fpeffo.Ca.fl:a te fani,e gouernateui àvfo di Cauallieri honorati. Aga. piano vn poco,che mi fouiene vn palfo d'im portanza. Fab. che farà di piu di quello, che ha fcrit tor Agrippa? Aga.p. faràquefio, che quando farà entr::to il cafiello al fuo luogo, & che la guglia non fia fopra giu!l:a,per far che fi poffa mettere al luogo fuo fenza toccarla,ne tirarla con corde, ne flangne, ma femplicemente. Ca. ò (ì che quefl:o farà bello, che-voi ne fappiate piu di me. Fa.lafciatelo dire,poi che dice di poterlo fare. Aga. d.i gracia fl:ate attenti, io fegnarò le quattro aie per nome, l'vna leuantc, l'altra ponente, l'altra tramontana, & l'altea mezzo _di,perche cofi fianno rifpetto al cielo. Et quefl:o fa ra il modo di portarla 1 ddlra, àGni(ha, inanzi,à dietro.Ca. dica V.S.il modo,come fe lei foffe il proprio ingegniero. Fab. e bene , perche noi fiaremo -E àvede • . J)f. àvedere,fe dice bene,e fè gl"e vero,incominéiatc Si gnor fratello. Aga.Ce la guglia farà verfo Leuante,io faro abbalfare l'ala di Ponente, 8C'fe farà in Ponenre, io faro• abbalfare I·ala di Leuante,ben,tornela,comeio ho detto? Ca. beniffi1uo;innanzi. Agap. fc la farà verfo Tramontana s· abbaffarà l'ala di Mezzo di, & fe farà verfo Mezzo di , s· abbaffarà l'ala di Tramontana,·infino che Ga fopra ài ponti, douc hadaandare,e poi li la[ciarà calare con tutte le quat tro a le, àpoco, àpoco. eccola al fuo luogo. Fabrit. & fe la foffe à Tramontana, & verfo Leuante ne i angoli,che farelèi fratello? Agap. io abbalfarei le aie contrarie, cioe di Mezzo di, ePonent:e:& il Gmi• le {ì farà,elfendo laguglia nei alcri angoli: lì che voi fece chiaro,che io lo_ Co, & ne fo de gli altri ancora; 1na per dargli fine, e bene lalfafe ancora giudicare ad altri alcune cofe: che ne dice Agrippa? Ca. benillìmo: orfu che voi m' hauete aiurato in vna parte nobile per ceno. Fab. in vero ch'e fiata affai bella confideracione di poter portarla per ogni verfo folamente con le proprie Cue leue; e che da loro Gfac eia il tutto.A Djo, à D10.Ma vorrei dire vn alcra cofa. Ca.non Signore,io v'intendo,no e tempo adelfo, vn'altra volta. Fab. Hora fiamo infieme, farebbe adeJTo tempo di dire quel che io voleua? Ca. àpunto adeffo e il cempo,che ne dite voi CaualHer Agappico. Aga.or. fu dica V. S. Ca.che direte voi,fe io indouino quel.. lo che 35 l l lo che voleate dire, & cli e fono due cofo. Fabr, nò, nò,laffatelo dire àme. La prima e, che il Caualliero non hadetto, che fe la guglia, entrato che farà il ca( kllo dentro al luogo [~o, non folfe fopra aUa foa quadratura giufl:a, & foffe fuori d'vn angolo piu ~he dell'alcro due, ò tre, Òquattro oncie, Ò piu, co1ne potrebbe farla girare intorno , acciò tornaffe al fuo giufl:o luogo, fenza hauer d'adoperar~ ne corde, ne fianghe, ne sforzatla, per non sfiangerla? Camil. in vero che quefia e vna di quelle parti:, che io non ho fcritto nel difcorfo ch'ho fatto I fopra il modo di portar la guglia, ma ni'e fouenuta, quando io vi ho fencirofar la propofìcione. Agap. ' io non hauea penfato àquell:o, perche m~immaginai , eh' entrando il eafl:ello col fuo parallello al dritto del fuo pofamento, douelfe affrontarli, l!:f' per quefio non ne ho parlato. Fabrit. Non volete voi ché alzando la gugli_a tre canne, e mezza in quattro, 8l'in piu volte, non vanneggia dalla_ quadratura prima col moto che fanno le leue in tante volte? Camil. V. Signoria ha raggiane, oC e coG certo, dato cbc la foffe fuori della quadratura d' vn' angolo, come la girarete, per farla tornare in fu'l fuo quadro giufio? Fabrit.io farò che i minilhi faccino girare tutte ]e leue, ouero le aie tutte quattro in vn rrarro da quella parre, doue farà piu dentro all'angolo, & l'angolo della guglia, che farà fuori cre,ò quattro, ò.cinque oncie,rornaia dc- E 2. 11 • ~1 J 30 tro al fuo luogo, perche il giraredi tutte le leuc in vn tratto intorno,farà andare la guglia dalJa banda contraria:G che fece chiaro che e vero,&fe nol credete, guardate, che ad elfo le farò fàr tutti gl'e.lfetti. Aga.piano vn poco, che io vegga,doue lì troua.Ca. V. S. vegga, che farà bcnifsimo. Fabr. hauete villo? Aga. bo vifl:o, & ll:a fuori dell'angolo defrro di lçuance, &{ l'angolo Gni{ho pur di leuante e dentro del luogofuo,·lì che adelfo noi fappiamo doue e il mancamento. Fab. volete che la facci girare al luogo fuo? Ca. li Signore. Fab. o la mafrri, fategirar le ale verfo la man defha,ma piano,piano, via, che va bcne,adagio,piano,li,lt,non piu,chc adeffo eal luo go fuo,& e Copra giufia, lafd atela mo calare piano, piano,adagio,l'ala di mezzo di s'abbaffa vn pocherto piu,tutto inlìeme, ~iano,piano, orfu la comincia àcoccare,andatc mo piano, piano,l'e giunta, lcn tate mò tutte le lene, pi:1 n,piano. eccola pofl:a al fuo luogo, e fia beniaìmo: che ne d1èe voi addfo? Ca. e vero, e fià beniffimo . Hora fc fatto vedere, che à do{ha, 8(°'{ìnifha {Ì può far.Aga.orf11 che non {ì deue piu dubirare ci rca IJ guglia,pcrche Ccle fu far tut• to quelJo che l'huomo vuole, fenza mai toccarla con urei , ne con alcri mezzi, che con la fua prima in uencione. Et cerro,ch'e fiatò affai haucr ritrouato vn temperamento, 9ual fodisfaccia à[1prande imprefa. Ca. vi ringracio affai dcll'vno, a<. dell'altro. Màl'altra cofa che farà, poi che quella e condufa? Aga. 37 Aga.io la direi, perche il giudicio mio e alf ottigliato a!fai da quefh raggionamenti. Fab. dite fu Signo re. Aga. voi voleate dire per l' elfem pio, che hauete pigliato nel fentirc il modo di alzare la guglia ne! proprio luogo,& fondarli fotto da poter ancora al-zare la colonna. Traiana & metterlaalta fopra terra, & fondarli fott?, Ca. quefio volea dire anch'io, vedere come (ì van· accordando gli animi;che ne dice Signore Fabritio? e quefio l'altra cofa, che voleate dire? Fab. e quen:a, non vi pare che fia affai, s'io ho·' · penfaco in.quefta imprefa? Aga.aifaiflìmo certo.Ma il modo,che bi fogna à quefia imprefa, bifogna lafciarlo dire all'Agrippa, perchein vero farebbe vn perdere il rempoJe noi voleffimo dirlo come conuiene, perche non Gamo prattichi nelle propòrtioni delle parti,che ricerca quella imprefa.Fab. beniflimo, e doppo che hauera detta tutta la difpo{icio~ ne, all'hora noi potremo di[correre fopra.Orfu incomminciate. Ca.adagio, lafciatcci pigliare vn poco d'aria,8(metter la mente in quefio ordine, pere be da' vna machin a fc ne tranno moire: però quclta ch'io rirarò da que Ifa ddb gng~ia ,ch'e fatta, quaIl corrifpondc_ra alle conditioni di quella,fe non,éhe quella èh'e fà~ra, equadra, Bé"'quefia,che faremo, e conda, 6( quella eh' efatta, e minore, e quefia farà maggior~,pçrche la mole,ala quale ha da feruire, e tonda,e maggiore-. · La colonnaTraiana e carrctate due milla cento & · vno JS vno in~irca;àlihre ottanta il palmo cuho,pefa libre cinque milioni, quarantadue milla,cSC guattrocen to.A voler mò alzarla, ci vuol altratata forza, & piu d'auantaggio,&:..,quefio e il pefo;qual bifogna ma neggiar,& far in modo che nulla ci offenda, qual fa rà quefro. Prima fi trouarà la fua piatea per poter po far il catl:ello,che regga auantagiofamente, come s'e detto. Et poi fàraffi intorno vna pfatea di traui à vfo di fiella, lontano dalla quadratura del pofamento della colonna palmi dieci,e foori d! piu palmi tre·nta, cioe fi metteranno craui lunghi palmi trenta, fatti à fiella,mà fl:retti,e ferrati inGeme, tutti ben commef fi,&altiad vn modo,perfar buona piatea, &( che fiano pari fotto, e fopra. Poi fe le faranno dua cerchii incorno,che Gana di ·Iegno,groflì palmi due & 1 mezzo, alti palmi rre; il cerchio di detro farà melfo palmi fette dentro di traui, & l'altro cerchio foori I di queCT:o farà dentro alli rraui palmi fette,& li cer l chij faranno lontani l'vno da l'altro palmi vndici. Poi fe li faranno i fuoi crauerG delli proprii legni lontani vnà canna dalla parte d1 _foori perfar la piatea Gcura;e queCT:a farà ferrata ben inlìerne per afiìcu rar la piatea del cafidlo, che ha da alzare ranco gran mole. Per di fopra lì farà vn cerchio,che lafci palmi tre & mezzo di vano intorno alla colonna, fotto al ca. pitello palmi quindeci,& farà di legni grotlì palmi tre ·3.9 tre,&alci palmi tre·&: mezzo,di buona materiafatto con tutte lediligentie. · . . Il fuo coi,n parei mento farà,che Gano fatçi nei c~r ·cbij da baffo pertuG quarantapervno, compartiti in pari, per metterci quaranta legnilunghi canne tredici, grolli palmo vno & 1nezzo, e larghi palmi due, chè faranno numero quaranta per cerchio, _cioeottantaintutto. Si farà nel cerchio di fopra pertuli quarata, ·ne quaH( ì metteranno i quaranta traui, come lì fece nel cafl:ello della guglia,& li quarantaaltritraui del cer chiod'i fuori fi faranno andareadvnirlì con gl'altri, .& vniranfì bene,come {i conuieneàfimile imprefa. Efermata che farà quell:a machina, ~ reuifia be nHiìmo,e compo!l:a, & trauerfata,8Csbarrata bene per rutti i verG,accioche refii a tantaforza,(e le metterà fotto al cerchio di Copravn giro tra l'vno,&.l'altro crauedi dentro,e di fuori nel mezzo ben fermato per dar altre leue: e p0ial piu baffo fe ne metterà vn·alcra pur lìmile, perdare la leua con tre mute di leue,che verranno àcinquata per muca,cento,&cin quanta leue: {ì che ciafcuna delle leue farà lung~ canne fctce,8Calca palmidue,& grolfa palmo vn~ Bé'mezzo, e nelfa puntaalta palmo vno & mezzo, e grolfa palmo vno & vn·quarto, e quefio G. fà per l dar gratìa alle leue: doue intendo fempre di lal fciare in arbitrio dell' ingegnic:ro da metter piu di cinquanta teue-in punta, oCfotto manco, fe.. condo, . 40 çondo il commodo della rnachina, che {i fad, ~ quefl:o dico, accioche s'inrenda,che ho detto quc.. fio numero fola per eifempio délla proportionc del pc:fo d'elfa machina,perche lì potranno metter ancora piu lcue, bifognando. Alche giouarà affai far vn modello, nel quale lì potranno veder tuttele proportioni,qual fifarà poi con piu comodità. Il cafiello farà trauerfato beniffimo per tutti i verlì,& ferrato doue farà bifogno. Si farà vncorritore fopra le cafe fuori in punta delle Ieue perpoterdar la leua commodamente. Horafate voflro conto, che qucfl:o farà bafiante ad alzarla canne due, & tre, e ?iu,fe bifognarà. Manca mo il modo di attaccarla, efpiccarla dal fuo luogo,qualadcffo dirò. · Lacolonnae alca palmi cenro fcrtanracinque & mezzo incirca col fuo pofamenco, & Gdice incirca, perche rileuano poco le minqcie in tanta mole; olcreche quefl:a imprefa né s'ha da fare àmiCura prc cifa,come vuol la mathematica; ma Gbene cofa rale, che alzi la colonna,& di piu vn quarto,o vn terzo, & àquello modo non ci han che fare gli errori, perche gli errori ll:ano fu le pariglie,eda qui nafco no i mancaméri. Però fpiriti genrÙi ll:are atréri: perche io vi voglio dire, e mo!l:rare raggioni rali.,che non farà pericolo di non far quello.,chcl'huomo !i proponeie quello e l'animo mio,accioche {ì cono.. fca,che quello modo d'alzarla, e cerco, &('ficuro. Hoìa 41 Horafeguitarò il modo per tal imprefa. · Sifarà tagliare fotto al pofamenro palmi tre in~ torno per tutte le parti,mà auuertite che Ga tagliato in modo, ch'il pofamento rdli in piano, come fu meffo prima, accioche polì pari, quando farà pofl: o al luogo fuo: e éoG potranG far gli angoli fotto intorno, di ferri grollì,perfar piu lìcura la prefa, & venirintorno per tutto, & le fue code di ferro vadino fopra IC:cornici, con le code.tutte à chiaui, per attaccareglialtri ferri,che vadino•[in o alla cima del cafiello,e da balfo:fe li farà vn cerchio di legnameà telaro,di quattr© uaui, di palmo vno & mezzogrof fi,e palmi due larghi,accioche tenghino firette tuttel'ancore, ouero i ferri beneal fuo luogo, & fìano inc~llrati i ferri nel telaro, màche firenghino bene, e tenghino ferrato il pofamento: e dipoi fopraalla bafa della colonna fe le farà vn cerchio di ferro,che fia gro.ffiilimo,& largo,& babbi gli occhi c& le cepp~ , ~attaccaranfi dc gli altri ferri per far piu leue, e due altri cerchi pur di ferro:Gmili,da metterl'vno fopra l'altro, e purdaattaccare per far la ferratura in piu luoghi perdiuider il pefo in piu parti, accioche s'accordi con le tre graduati on i di lc:ue. Tutte tirano Copra vn tiro vnire inGeme col'vnione d'i ferri farti àpofta ben attaccati, & iiflrctti tutti in vn cerchio di legname alto àmezza colonna, & liferri fiaranno di fuori del cerchio, qual cerchio farà grolfo palmi due 8( mezzo, che faranno den- F tro ~z:. T . ' tro al cerchio del caO:ello, ~chehabbino vn cer.: chio di fèrro~ouero dueper ferrare, ouero per firingere i ferri incafiratiin condo, & che fiiano ferrati in tutti i modi,& con quakhe rifconrro,ch'affc:rri il cerchio di Iegname,eferri la colonna beniffimo. Seguita vn altro modo di ligàr, & afferrar la co.• lonna per alzarla. Se le metteràin piedi corde di legno ben comme!fe ~ vfo,di botce,e faranno lunghe quanto e la colonna fotto al capitello, e fefaràchc afferrino la colon·na dentro alli incaui & nelle quattro parei di pertuG della fcala,che fono intorno àeffa colonna,8C eifendo afferrato bene con a.Ieri ferri il fuo pofamento vnito cori que!l:a ferratura,ti faranno far i cerchi di ferro àmifura,per firingerla,& ferrarla in Geme, 8{'che faccino la fcala per dar la leµa alla colona in tutti i tre luoghi delle leue àpro:portione al dritto tutte per poter vnire le forze. Le prime leue faranno in puntadel cafietlo. Le fecon... de fotto àquella canne tre. Le terze àbaffo' pur cane tre,& coG s'accerchiarà di ferri buoni>che habbi no gli occhi firetti per ferrar,& incauarli dentro,accioche tenghino piu faldo,& che no fcorrino,e poi intaccar il luogo,doue vanno le leue àvfo di fiaffe, alla riuerfa. Si faranno le fiaffe àproportione di po .. ter alzJr la colonna cane due.,e tre,ò quello che por tarà l'ordine del luogo:fiche lì potra far 1nettere tra la colonna,~ illegname del .fieno, ouero ftoppa, pero gencilmente,8(""'con diligenza, 8C'fi faranno toccare e 4-:J· ~occarei fodi il piu che fi potrà,&fugireirileuiil1 piu che Ga poliìbile., pernonfade,torco,& percon feruarla fanacome:la e. Ancora potrebbe farli in quello modo, qual in uero e piu facile ,&:'piu ficuro>8Ccon manco fpefa; cioe primaimpiraffi ilpofamentotutto di gelfoj &:il fimilefaraliì al1a porta, perfarlo tutto maliìccio, 8Cp~rH:ringerlo, ,& farbuonaprefa,& per poterancorpoiattaccarloinquello modo,cioedifcal zandàlofotto alla fuabafa,quanta e lafua ,groffezza, e di piu mezzo palmo,per afferrareil yiuo.del po famento.Poi faraffi armaril fuo,pofamento di telari., BCde traui,che lo leghino tuttointorno,,8{ che venghino al pari della bafa, ·&-0ella cima nel fuo fodo.E poi faranfi far iferri con1:vncino groffiffimi & cacciaranfi fotto, ~faranG~ttaccare oell'armarnento d'i telari, &d'i tratti perafferrar bene il pofam. ento con